Cosa inserire quando bisogna riportare delle pratiche edilizie legate all’ecobonus e al sismabonus in caso di cambio d’uso?
Qual’è il significato di ‘parti comuni’ spiegate dall’agenzia delle entrate?
Scopriamo come l’Agenzia delle Entrate ha fornito un aiuto a tutti coloro che richiedono:
interventi legati all’ecobonus e al sismabonus pubblicando la risposta 293/2019.
Come funziona la detrazione se si vuole accedere all’Ecobonus e al Sismabonus?
In base alla Legge di Bilancio 2018 l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che, sulle parti comuni di edifici condominiali presenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3, se si vorranno fare degli interventi finalizzati alla riqualificazione energetica e alla riduzione del rischio sismico, spetterà al richiedente una detrazione fino all’80% in cui gli interventi determinano il passaggio ad una classe di rischio inferiore.
Si potrà richiedere l’85% se i lavori comportano il passaggio a due classi di rischio inferiori.
Si ricorda che la detrazione sarà divisa in 10 quote annuali di pari importo e si applicherà su un costo delle procedure non superiore a 136mila euro per tutti gli immobili.
Scopri le leggi:
Quindi, se si è un contribuente , bisogna procedere dando priorità al cambio di destinazione d’uso.
Per fare ciò bisognerà chiedere il permesso di costruire essendo una trasformazione urbanistica e si potrà chiedere ogni informazione corretta all’Agenzia delle Entrate.
E per le parti comuni?
Quando si usa il concetto di “parti comuni” non si presuppone una pluralità di proprietari ma è richiesta la presenza di più unità immobiliari funzionalmente autonome.
Per questo, prima di procedere alla richiesta di una detrazione, bisogna verificare la sussistenza delle parti comuni alle unità immobiliari, distintamente accatastate.
L’Agenzia delle Entrate ha anche specificato che Il limite di spesa verrà attribuito a ciascuna delle unità immobiliari che compongono l’edificio prima della procedura di ristrutturazione.
Ricordiamo che la detrazione ( per ciascuna delle 3 unità immobiliari costituenti l’edificio ) potrà essere applicata su un ammontare delle spese non superiori a 136mila euro.
Per maggiori informazioni si può consultare le due leggi pubblicate: