Le nuove modifiche al Codice Appalti
“In G.U. n. 92 del 18 aprile 2019 è pubblicato il Decreto-Legge 18 aprile 2019, n. 32: Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici.”
(fonte: @gazzetta ufficiale) https://www.gazzettaufficiale.it/
Così apre la notizia ufficiale del 18/04/19 in cui è stato approvato il decreto Sblocca cantieri.
Da questo momento, sono state modificate, le norme sul Codice Appalti e, tra le novità, spiccano:
-la reintroduzione dell’incentivo del 2% per i progettisti interni alla Pubblica Amministrazione
– l’innalzamento dal 30% al 50% del tetto per il subappalto, senza l’obbligo di indicare la terna dei subappaltatori
Appalto integrato e il nuovo incentivo
Come cambia la legge?
L’appalto integrato sarà consentito per due anni e, la persona responsabile, non potrà assumere le funzioni di direttore dei lavori nel medesimo progetto.
I progettisti e i subappaltatori, saranno pagati direttamente alla fine del lavoro.
Ci sarà anche un incentivo del 2% per la progettazione interna alla Pubblica Amministrazione e Il tetto al subappalto si alzerà dal 30% al 50%.
Nel bando di gara, la stazione appaltante, deciderà volta per volta se consentire il subappalto e la sua quota massima subappaltabile.
I lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria possono invece essere affidati alla base del progetto definitivo.
La consultazione, di almeno tre operatori economici, sarà consentito nei lavori fino a 200mila euro.
Nei lavori superiori, deciso dall’unione europea, è di 5,5 milioni di euro dove si potrà utilizzare il criterio del massimo ribasso.
I requisiti tecnico-economici, per i costruttori, dovranno avere come limite 10 anni.
Da quest’anno, il decreto Sblocca Cantieri sancisce l’obbligo di decidere il valore complessivo dei lotti, per stabilire, le procedure di gara da seguire anche quando i singoli lotti non vengono aggiudicati contemporaneamente.
(fonte: @ Commissione Europea) https://europa.eu/european-union/about-eu/institutions-bodies/european-commission_it
Infine, le imprese fallite, non potranno partecipare alle gare ma solo portare a termine i contratti iniziati.
In che cosa consiste il nuovo Codice Appalti?
Negli anni l’obbiettivo primario è sempre stato evitare lo spreco di denaro pubblico, ma purtroppo, non si può certo affermare che non sia avvenuto.
Nel decreto Sblocca Cantieri sono entrate in vigore le prime modifiche urgenti, che aprono la strada al disegno di legge delega.
Lo Sblocca Cantieri prevede il ritorno al regolamento attuativo unico del Codice Appalti (D.lgs 50/2016).
Fino all’approvazione del regolamento, che dovrà avvenire entro 180 giorni dall’entrata in vigore della norma Sblocca cantieri, resteranno in vita le linee guida Anac e i decreti ministeriali finora adottati.
Quindi meglio aspettare, fino a a quando, l’ufficialità delle norme saranno convertite in legge entro 60 giorni dal Parlamento.